I MUSEI DELLA CIVILTA’ CONTADINA E DELLE TRADIZIONI POPOLARI

a cura di G. Donno

I musei delle tradizioni popolari e della civiltà contadina sono i custodi della storia e della cultura salentina legate alla terra.
Visitare questi luoghi è come fare un tuffo nel passato, ritrovare oggetti dimenticati e purtroppo sconosciuti alle nuove generazioni, rispolverare vecchi ricordi, riconoscere la forza, la pazienza, l’ingegno di chi li ha prodotti ed usati.
Ogni museo dedica una stanza, un angolo della propria struttura alla tessitura ed agli oggetti ad essa legati: il telaio vestito di licci, pettini, navette, circondato da arcolai, matasse, ‘nccannulaturi e tanti altri accessori necessari a filare, colorare, tessere.
Un patrimonio materiale arricchito da racconti, filastrocche, poesie, leggende.
L’incontro con i loro custodi ha permesso di recuperare informazioni preziose, di comprendere il contesto storico e culturale in cui il mondo della tessitura si è sviluppato, testimoniare una realtà ormai scomparsa.
L’attività domestica, fucina di tante creazioni tessili uniche, non esiste più, rimangono solo i musei etnografici a raccontare di tessuti, pochi, e tessitrici, I musei etnografici salentini sono i depositari dei ricordi di una comunità, del suo passato, delle sue tradizioni.

Casa Comi – Lucugnano

Palazzo Comi è un palazzo ottocentesco costruito al centro di un piccolo paese del sud Salento, Lucugnano. In origine di proprietà della famiglia Comi, ora è un bene di interesse storico- artistico appartenente alla Provincia e sede distaccata della Biblioteca provinciale “Nicola Bernardini” di Lecce. Dimora storica del poeta salentino Girolamo Comi, un uomo che riuscì a creare nella sua casa un luogo d’ incontro per intellettuali provenienti da tutta Europa, dove si studiava, si discuteva, dove fu fondata, nel 1948, l’Accademia Salentina e, l’anno dopo, la rivista L’ Albero. Un luogo magico che conserva ancora oggi un’atmosfera unica.
Girolamo Comi era nipote di Carolina De Viti De Marco, con la quale aveva instaurato un rapporto speciale, basato sull’affetto e sullo scambio culturale. La corrispondenza con la zia è ricca di lettere che Girolamo Comi spediva per ogni ricorrenza; le inviava anche locandine, ritagli di giornale, programmi dell’Accademia poetica e su ognuna di esse si firmava “tuo Momo”. Conosce la curiosità intellettuale della zia ed è questo che li lega.
All’interno del Palazzo in ogni stanza possiamo ammirare arazzi a fiocco e a sfiocco probabilmente tessuti su disegni realizzati dalla cugina Lucia Starace. Gli arazzi raccontano di un mondo giardino con alberi, tralci di rose , fontane e abitato da lepri, aquile, ragni che sorreggono un piccolo cuore, scarabei, colombe con rami d’ulivo in bocca. Si vedono anche animali fantastici come il grifone e la fenice.

Museo della Civiltà Contadina – Tuglie

Il Museo, fondato nel 1982, è ospitato nel seicentesco Palazzo Ducale di Tuglie. Le sedici sale conservano una considerevole raccolta di testimonianze della civiltà contadina dal XVII secolo alla seconda guerra mondiale. Sono presenti gli attrezzi di lavoro del contadino, del falegname, del bottaio, del fabbro, del maniscalco, del carpentiere del tessitore e di altri ancora.. Pentole, stoviglie e contenitori vari arredano la monumentale cucina in ghisa; gli strumenti utilizzati per la tessitura ed un telaio del ‘700 sono esposti nella camera da letto; la lavanderia e la cappella privata sono ricche di oggetti del passato.
Il Museo di Tuglie dominala piazza principale del paese, e dispone di 20.000 mq. di spazi verdi, nei quali si possono visitare: la masseria didattica, il verziere, il bioparco, l’insediamento rupestre medioevale, il belvedere e l’orto botanico.
Una fermata della linea ferroviaria della SUD-EST fa sosta al Museo di Tuglie, con ingresso nel giardino del Palazzo ducale. In ogni stanza si può scovare un aneddoto legato al mondo tessile, dalla lavanderia, alla falegnameria, alla cucina, alla stanza da letto ed infine, nella stanza preposta alla tessitura, si possono vedere copie di dote e di schemi di rimettaggio.

Museo della Civiltà Contadina “Terra di Vigliano” di San Donato di Lecce – Galugnano

Il museo è opera dell’associazione di Volontariato “AMICI DEL PRESEPE” presieduta e fondata da Don Donato De Blasi.
Il Museo di San Donato si inserisce nell’area dei Musei etnoantropologici, ponendosi come struttura culturale, scientifica ed educativa al servizio della comunità, nonché come centro di documentazione dei beni culturali, materiali e orali concernenti la cultura del territorio.
L’opera di ricerca, portata avanti dal Museo, si propone di non disperdere una varietà di oggetti che rappresentano un patrimonio generazionale da salvaguardare.
Il Museo tutela e valorizza, attraverso la raccolta, tutto il patrimonio storico della civiltà contadina, curandone l’arricchimento e valorizzandone la funzione didattica con visite delle scuole che possono accedere anche all’annessa biblioteca “Giovanni de Blasi”, memoria storica di cultura e tradizioni affidata alle generazioni future.
Nella stanza allestita come un’antica camera da letto troviamo un telaio e gli strumenti tipici per tessere, filare, riempire cannuli, completi di didascalia.

Casa-museo della civiltà contadina e della cultura grika – Calimera

La Casa-museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika è situata all’interno di un’antica casa a corte nel cuore di Calimera.
Costituita dal Circolo Culturale Arci Ghetonìa, dall’inaugurazione avvenuta nel 2003 ad oggi ha accolto migliaia di visitatori da tutto il mondo. E’ uno dei musei più attivi nel Salento sul tema della cultura grika, rappresentata attraverso una collezione complessa, multiforme. Un museo che permettere di immergersi completamente nel mondo griko. Il percorso di visita è organizzato su otto stanze  di un’antica casa salentina a corte.
E’ presente un angolo dedicato alla tessitura ed ogni oggetto è accompagnato dalla sua didascalia bilingue italiano-griko. Appeso ad una parete in una semplice cornice in legno si può leggere una poesia in griko dedicata alla tessitura.

Il Museo della Civiltà Contadina di Torrepaduli – Ruffano

Il Museo della Civiltà Contadina di Torrepaduli, fondato nel 2002, si trova nel piano terra del settecentesco Palazzo Pasanisi. Si compone di dieci stanze; in alcune è stata rispettata la destinazione originaria, altre sono state ristrutturate in funzione dei laboratori. Il museo offre al visitatore l’opportunità di un interessante viaggio all’interno della civiltà contadina salentina dalla fine del 1800 fino a pochi decenni fa. E’ un luogo dove si custodiscono utensili, oggetti, giochi della cultura popolare salentina, catalogati con accuratezza.
E’ presente una stanza dedicata interamente alla tessitura, ad ogni oggetto è associato il suo nome, sia in italiano che in dialetto torrese.

Nella FOTO un arrazzo in Fiocco Leccese custodito nella Casa Museo Palazzo COMI

Laboratorio TeDeSLab Weave

Orari 9:00 – 13:00

Ci trovi in

Piazzetta delle Giravolte nel Centro storico di Lecce

Il Laboratorio di tessitura è sede del Progetto TeDeSLab Weave e presto ospiterà la Startup delle partecipanti (Bando Artigianato sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD in collaborazione con OMA)