Glossario
a cura di L. Brigante, G. Donno, A. Milea
I termini dialettali legati alla tessitura salentina sono destinati a scomparire e insieme a essi rischia di perdersi un patrimonio immateriale legato alla tradizione artigianale e contadina.
Il glossario che arricchisce la pubblicazione è frutto di incontri, condivisioni e trasmissione di sapere. Ringraziamo la massima disponibilità delle tessitrici che ci hanno riportato termini spesso sconosciuti.
Alcuni vocaboli sono stati recuperati dalla lettura delle fonti scritte e dall’incontro con il sig. Giuseppe Bernardi, responsabile del Museo della civiltà contadina di Tuglie, il sig. Donato del Museo della civiltà contadina di Torre Paduli-Ruffano e con la dott.ssa Adele Quaranta che ci ha accompagnato a conoscere il Museo della civiltà contadina di San Donato-Galugnano.
A ogni tessitrice è legato un glossario che abbiamo raccolto a seguire, i termini sono accompagnati da una descrizione per facilitarne la comprensione:
A CHINA, rimettaggio dei licci
Aiatura, legatura unità di misura, corrispondente a 50 denti
ANIMA DEL TELAIO, il cuore del telaio, insieme dei 4 licci. In passato i licci venivano tramandati da una tessitrice all’altra, non potevano essere comprati. Il gesto equivaleva a vendersi l’anima al diavolo
BACOTTO, piccola matassa di cotone naturale
Bbacotti, fagotti di cotone di circa cinque chili
BIOCCOLO, filo avvolto sul filo di ferro nella tessitura a fiocco
BUCCARE, girare il subbio posteriore
Cafè spaccatu, tessuto con motivo a chicco di caffè
CASCIA, cassa battente del telaio
Canisce, ceste di vimini dove venivano riposti i canneddhi
Cannèdda, pezzo di canna
CANNEDDHE, canne palustri di uguale diametro e dimensione utilizzate per riempire il filato dell’ordito solitamente realizzato con 20 canne
Canneddhi, pezzi di canna, usati per avvolgere il filo da utilizzare per tessere
Cannicìdda, canna sottile e appuntita per far passare i fili nel pettine
Cannilore,maglie del liccio
Cannolicchi, piccole spolette di canna
Cannulaturo, attrezzo per riempire i canneddhri
Cannùli , grosse spolette fatte di canna su cui si arrotola il filo
Carotti tu ninni, buchi della base di legno duro (ninni) che aveva la funzione di tenere fermo il fuso mentre girava poggiato sulle gambe
CHIAJ, attrezzo di legno a forma di elle utilizzato per bloccare il subbio
CHINA, riempimento del pettine sul telaio
China te lu lizzu, riempimento, rimettaggio
CORNU, gobba dell’ordito quando la tensione cambia
CRISPEDDHU o mescia, asta di legno con chiodi o pioli di legno equidistanti per suddividere i fili dell’ordito nel montaggio
Cucchie, una coppia di fili
Cumpistùru, canna lunga e sottile, utilizzata per bloccare il subbio posteriore
CURUDDHULI, avanzi di cotone tubolari, materiale scarti di fabbrica dei calzini
CUTTONE, cotone
Denti, listarelle che compongono le canne
FILANDINO, FILATOIO A RUOTA CON PEDALE PER ATTORCIGLIARE E CREARE IL FILATO
Fusufierru, attrezzo in ferro per avvolgere il filo sulla cannèdda
Fusulizzu, ferro utilizzato per infilare le cannèddhe nella littèra
GAMBAROLA, maglia del liccio
Liatura, sistema di misura approssimativo utilizzato per contare i fili dell’ordito. Una liatura corrisponde a circa 20-25 fili di ordito
Littèra, attrezzo utilizzato per sistemare le cannèddhe per l’ordito
LIZZU, liccio
Lu tuernu, incannatoio a ruota
Macennula, arcolaio
MACINNULA, attrezzo in legno circolare utilizzato per avvolgere le matasse
Macennula, arcolaio
MENZU MENZU, in mezzo in mezzo, corrisponde ai pedali del telaio 2 e 3
MESCIA, attrezzo che divide i fili dell’ordito durante l’avvolgimento sul subbio posteriore
Mescia te l’urdire, esperta in orditura
MINATA, infilare il cotone dell’ordito nella maglia del liccio per preparare la trama
Mmujature, fase in cui l’ordito viene avvolto sul subbio posteriore
Muscola, strumento in ferro sottile utilizzato per passare il filo durante la tessitura a fiocco
MUJARE, ordire
Naetta, navetta
Nu sannieddhru, vuoto di un filo dell’ordito
NUTEDDHE, gruppi di fili legati al subbio anteriore per bloccare l’ordito all’inizio della tessitura, con una corda
PANNU, tessuto a tela o punto del tessuto sul telaio seguendo i movimenti dei pedali: 1; 4; 2-3
Pedalore, pedali
Pintu, varietà di punti
PIPICEDDHI, punto del telaio
Pipiceddhru, tessuto con motivo ad acino di pepe
Pularghe, pedali
Pulariche, pedali del telaio
Pupuli, gruppo di cinque matasse
PUTARICHE, pedali del telaio
Rastieddrhu, mescia
Razzu, braccio
Razzularu, Asta di canna di bambù utilizzata come sistema di misura. Corrisponde a circa 65-75 cm
Ripa, bordo
RIPA RIPA, bordo a bordo corrispondente ai pedali 1 e 4
Rocche, gomitoli; le antiche avevano 25 rocche
Rotolo, avvolgere l’ordito sul subbio posteriore
Ruicare, avvolgere
Scamuscjare, sfilare
Sciuscetta , navetta
SCUCCHIO, trama nascosta
Spadeddhra,attrezzo in legno di limone utilizzato per fare i licci ed in due giri facevano l’aiatura
Spica, spiga
Spicatu, tessuto con motivo a spina di pesce
Spurgature, canne sottili inserite tra l’ordito per evitare che si formino nodi
STISA, distendere l’ordito sul telaio
Stisa te lu tilaru, la stesura dell’ordito sul telaio
SULEDDHA, navetta o spoletta
Suiu te nanzi,subbio anteriore
Suiu te retu, subbio posteriore
Tamburreddhri, i bastoncini che mantengono i licci
TELA DOPPIA, rimettaggio dei fili di ordito nel liccio e nel dente del pettine. Due fili a liccio e 4 fili a dente
TELA SEMPLICE, rimettaggio dei fili di ordito nel liccio e nel dente del pettine. Un filo a liccio e due fili a dente
Tenti, denti del pettine
TILARU/TALARU, telaio
TRAIULA, aggiunta di fili, utilizzati per allargare le dimensioni del tessuto
Trozzula, la ruota posta sul subbio posteriore per avvolgere il tessuto sul subbio anteriore
Urdjtu, ordito
ZUCARI, orditoio in ferro incassato nel muro di cinta della casa
VOCABOLI IN GRIKO
Anèmi, macinula
Argalìo, telaio
Attenì, pettine
Kannulàcia, piccoli cannuli
Kascia, cassa battente
Kofineddha, cestino porta gomitoli
Midi, supporti mobili per fili
Poddia, i pedali
Rucha ja pezzare, strisce di pezza
Saitta, navetta
Nella FOTO arcolaio antico e torcifili